domenica 30 maggio 2010

Dossies FINMECCANICA

da Peacereporter
28/05/2010
Utile netto in crescita e produzione prevalente bellica

Scritto per noi da
Stefano Ferrario

Il consiglio di amministrazione di Finmeccanica ha approvato i risultati per il 2009 riconoscendo, rispetto all'esercizio 2008, una crescita dell'utile netto pari al 16 percento; i ricavi crescono del 21 percento, "superiori alle previsioni". L'incremento degli ordini è del 20 percento. Il portafoglio ordini, per un totale di 45.143 milioni di euro, è equivalente "a circa due anni e mezzo di produzione". Il dividendo sarà di 41 centesimi di euro per azione, come nel bilancio dello scorso anno.
Ricordiamo che compongono il gruppo Finmeccanica le aziende: AgustaWestland (elicotteri), SELEX, Galileo Avionica, Elsag Datamat, DRS Tecnologies, Vega Group (elettronica per la Difesa e Sicurezza), Alenia Aeronautica, Alenia Aermacchi (aeronautica), Telespazio, Thales (Spazio), Oto Melara, Wass, MBDA (sistemi di Difesa), Ansaldo Energia (Energia), Ansaldo STS, AnsaldoBreda (Trasporti).
La produzione bellica continua ad essere, anche nel 2009, quella prevalente: come possiamo notare dalla tabella sottostante Finmeccanica dichiara che i settori di Aerospazio e Difesa (dove si concentra la maggiore percentuale di produzione militare rispetto a quella civile) raggiungono l'81 percento degli ordini totali e il rimanente 19 percento è coperto da Ansaldo; attenzione però a questo dato, poiché Ansaldo Energia molto probabilmente riceverà l'appalto per costruire le centrali nucleari italiane.

La tabella ci dà molti spunti, oltre alla connotazione bellica della holding. Possiamo, ad esempio guardando alle ultime due righe della tabella, considerare la ricchezza prodotta dai vari settori. Al primo posto vi è l'elettronica per la difesa e sicurezza (con il 37 percento dei ricavi e il 41,4 percento d'addetti); qui vi è il sostanziale contributo dato dall'acquisizione, da parte di Finmeccanica, della statunitense DRS Tecnologies con i contratti cospicui per l'ambito militare (visori notturni, sistemi di puntamento e così via) e lo sviluppo e vendita del dispositivo TETRA di controllo elettronico del territorio. Poi vi sono, vicini, il settore degli elicotteri e quello aeronautico con, rispettivamente il 19,1 percento e il 14,6 percento dei ricavi (con, nel primo caso, il 14,2 percento d'occupati e, nel secondo caso, il 18 percento d'occupati). Qui sono da evidenziare le grosse commesse per i 16 elicotteri "Chinook" per l'Esercito italiano e la produzione del cacciabombardiere "Eurofighter" per l'Aeronautica militare italiana (121 velivoli).
Va anche rilevato che i sistemi di difesa (cannoni, torrette per navi, missili, ecc.) costituiscono circa un decimo del portafoglio ordini.
Come si esplica dalla tabella, il made in Italy nel settore bellico non conosce crisi e continua ad essere la punta di diamante dell'economia italiana; fatto di cui non bisogna stupirsi nell'attuale ‘clima' mondiale di guerra permanente (così come la definiscono numerosi analisti politici).

28/05/2010

Finmeccanica: sistemi a infrarossi per esercito Usa

DRS Tecnologies, gruppo Finmeccanica, si è aggiudicata lo scorso 14 settembre un contratto da 1,9 miliardi di dollari dall'Esercito degli Stati Uniti

Scritto per noi da
Stefano Ferrario

DRS Tecnologies, gruppo Finmeccanica, si è aggiudicata lo scorso 14 settembre un contratto da 1,9 miliardi di dollari dall'Esercito degli Stati Uniti per la fornitura di tecnologie ad infrarossi. Il contratto comprende ordini per l'Esercito, la Marina, i Marines, l'Aeronautica e il Comando Operazioni Speciali statunitensi.
Avevamo recentemente parlato di DRS su Peacereporter per i diversi contratti ricevuti durante quest'estate, sempre dalle forze armate degli USA. Questa commessa è di grand'entità e supera di quasi quattro volte, la somma dei contratti ‘estivi' di cui si è ora accennato.
Non sono apparecchiature di poca rilevanza o ‘passive' in un'azione di guerra.
Tutt'altro; infatti, i sistemi ad infrarossi "consentono ai veicoli ruotati tattici e da combattimento di operare in sicurezza" in condizioni di visibilità particolarmente critiche causate da fumo, nebbia, sabbia o altri agenti. L'utilizzo delle avanzate tecnologie ad infrarossi per la visualizzazione e l'elaborazione delle immagini permette, dunque, ai militari alla guida di carri armati e di numerosi altri mezzi da combattimento come "Bradley", "Stryker" e "Humvee" e ad "altri veicoli ruotati tattici medi e pesanti di rilevare e gestire potenziali minacce, di giorno e di notte."

28/05/2010

L'intesa si inserisce nell'ambito di un accordo più ampio per la fornitura complessiva di 15 M-346 "Master" e relativo supporto.

Scritto per noi da
Stefano Ferrario

Finmeccanica, attraverso la sua società Alenia Aermacchi, basata a Venegono Inferiore (Varese), e la Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici (ARMAEREO) hanno firmato il 10 novembre 2009 a Roma un contratto, di entità pari a 220 milioni di euro, per la fornitura all'Aeronautica Militare di 6 velivoli da addestramento avanzato M-346 "Master" (la cui sigla identificativa per le forze armate è T-346A) e dei relativi simulatori di volo, che insieme costituiscono un sistema addestrativo integrato.
L'intesa si inserisce nell'ambito di un accordo più ampio per la fornitura complessiva di 15 M-346 "Master" e relativo supporto. Infatti, il contratto include anche il supporto logistico, l'addestramento del personale militare e la realizzazione di una parte della piattaforma logistico-infrastrutturale destinata all'addestramento ed alle operazioni a terra comprendente le aule multimediali e una nuova linea di volo dedicata all'M-346 "Master", che sarà costruita presso la Scuola di Volo di Lecce, dotata di hangar di ricovero e servizi per la manutenzione del velivolo.
I primi due M-346 Master, la cui consegna è prevista per la fine del 2010, saranno inizialmente assegnati al Reparto Sperimentale Volo presso la base aerea di Pratica di Mare, nei pressi di Roma. L'Aeronautica Militare riceverà gli altri quattro velivoli entro il 2011 e sarà così la prima forza aerea al mondo a disporre di una linea d'addestramento basata sull'M-346 "Master", l'aereo più moderno disponibile oggi sul mercato per l'addestramento dei piloti militari che voleranno, ad esempio, sugli "Eurofighter" (121 sono quelli in produzione per l'Italia e in parte già operativi) e sugli F35 "Joint Strike Fighter" (il cui ordine è di 131 cacciabombardieri).
"Questo accordo testimonia la proficua collaborazione tra il Gruppo Finmeccanica, il Ministero della Difesa, il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, e l'Aeronautica Militare", sottolinea Finmeccanica, ed è il primo importante passo per la commercializzazione dell'M-346 "Master" a livello internazionale.
Molti paesi in tutto il mondo stanno infatti valutando un futuro inserimento operativo dell'aereo presso le loro scuole di volo. Tra questi gli Emirati Arabi Uniti, che hanno recentemente selezionato 48 M-346 "Master", che è anche l'addestratore favorito per le forze aeree degli Stati Uniti; se dovesse vincere la gara, il Pentagono offrirà una sicura ingente commessa all'azienda varesina.

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