Coordinamento Contro La Guerra Valle del Sacco
Il Coordinamento Contro La Guerra Valle del Sacco da tempo contribuisce a far comprendere che la guerra non è solo ciò che ci viene mostrato dalla minimalizzazione dei media nazionali, ma che il suo esistere dipende in misura determinante dalle "fabbriche della morte". Chiunque cerchi di trovare un significato logico alla GUERRA o alla mistificazione della parola stessa con “missioni di pace” può stare certo che attraverso il video fugherà ogni suo dubbio. La costruzione, la vendita e l’acquisto di armamenti ha effetti positivi solo per i bilanci delle società interessate e per i governi che tendono ad una folle corsa al riarmo dettata dall’inconsapevole apparenza di avere sistemi di difesa adeguati. Oggi i governi misurano la propria forza allineando armamenti e uomini lungo i propri confini tagliando risorse a sanità, istruzione, lavoro, stato sociale. Con il termine “capitalismo della distruzione” si identifica lo scenario messo in atto da alcuni soggetti che attraverso la circolazione di enormi capitali e l’applicazione di strategie economiche stanno già prospettando i futuri teatri di guerra. Noi dobbiamo fermare tutto ciò, cercando di non rimanere impassibili di fronte a chi vuole condizionarci ad arte imprimendoci sintomi di terrore e paura. E’ ora che la coscienza di ognuno di noi permetta, con agire comune, di riappropriarsi dei poteri decisionali non relegandoli più ad un ruolo secondario e riduttivo in cabina elettorale. E’ ora che il nostro fare si trasformi in un saper fare, in un agire consapevole, di costruzione per l’uomo e con l’uomo. La nostra non è utopia, ma speranza nel desiderio di vita dell’ essere umano.
(estratto da: "L'industria bellica a Colleferro")
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